Mangiare bene per sconfiggere il male by Maria Rosa Di Fazio

Mangiare bene per sconfiggere il male by Maria Rosa Di Fazio

autore:Maria Rosa Di Fazio [Fazio, Maria Rosa Di]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Capitolo 7 LA CARNE: POCHI “PRO E TANTI “CONTRO”

La carne non la elimino, ma mi limito a ridurla molto nelle quantità. Faccio eccezione in determinati casi individuali, perlopiù di natura oncologica, come quando mi trovo ad affrontare tumori del colon, del retto o dello stomaco. Casi nei quali sarei un pessimo medico se non la proibissi del tutto, in un modo che non mi vergogno a definire talebano. Ma è altrettanto vero che proprio nel rispetto di quella diversità che ci caratterizza tutti, sarei altrettanto cieca se non vedessi la necessità di concedere a certi malati in trattamento chemioterapico, e quindi fortemente anemici, dosi minime di carne proprio per sostenerli in una fase così difficile. Nella normalità, invece, raccomando a tutti di ridurne drasticamente il consumo cercando di trovare una buona macelleria dove vendano carni sicure, ovvero di certa origine biologica, provenienti cioè da animali che pascolano liberamente, nutriti in modo naturale. Tra poco spiegherò con qualche esempio il perché. È comunque scientificamente dimostrato come un eccesso di carne, specialmente se cotta e “segnata” di nero su una griglia, sia all’origine di gravissime neoplasie come quelle appena menzionate e che coinvolgono ad ampio raggio il nostro apparato digerente. I grassi alimentari che bruciano sulla griglia generando fumo, generano anche gli idrocarburi policiclici aromatici e il ben- zopirene, che sono sostanze altamente cancerogene.

Fu un ricercatore americano, Denis Burkitt, nel corso dei suoi viaggi in Africa nella prima metà del Ventesimo secolo, a scoprire come quelle popolazioni - che quasi ignoravano il consumo di proteine e grassi di origine animale, ma che invece si nutrivano con grandi quantità di fibre vegetali - non sviluppassero malattie dell’apparato digerente e nemmeno di tipo cardiovascolare.

La carne contiene, inoltre, ormoni sessuali e i cosiddetti fattori di crescita, ovvero le proteine che stimolano la proliferazione cellulare. Sì, ho parlato di ormoni sessuali, e a questo proposito ho altri aneddoti da raccontarvi. Anni fa, alcune mie infermiere si rivolsero a me molto spaventate perché sia le loro figlie sia altre compagnette di scuola di soli nove anni dovevano essere sottoposte a iniezioni anti-ormonali per evitare che mestruassero. Mi chiesero come poteva essere accaduta una cosa simile, e in tal numero, tenendo conto che loro erano tutte persone attente a cosa mettevano in tavola. “Sai dottoressa, noi da sempre diamo solo carni bianche, perché abbiamo sentito parlare dei rischi insiti in quella rossa”. E io: “Ma dove la comprate?”. La risposta fu quella ovvia: “Al supermercato”. Pensando di fare cosa giusta, avevano dato così alle bimbe carni che invece, in tutta evidenza, erano frutto di allevamenti intensivi, con ricorso ad addizioni ormonali nei mangimi usati per poter aumentare velocemente le dimensioni degli ex pulcini. Più che polli, autentiche bombe di estroprogestinici. Così facendo, inconsapevolmente, quelle madri avevano creato non solo alle loro figlie degli importanti squilibri ormonali, ma le avevano soprattutto candidate a possibili future patologie ovariche, mammarie e tiroidee.

Un altro esempio riguarda un giovane e aitante sportivo rivoltosi a me perché preoccupato di avere contratto un tumore al seno, patologia che è possibile anche nei soggetti di sesso maschile.



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